Siena è una splendida città situata nella regione Toscana, in Italia, famosa per la sua ricca storia, l’architettura medievale e il celebre Palio, una corsa di cavalli che si tiene due volte l’anno (il 2 luglio e il 16 agosto) nella Piazza del Campo, una delle piazze più affascinanti d’Italia a forma di conchiglia.


Siena e la sua storia:
- Storia: Fondata, secondo la leggenda, da Senio e Ascanio, figli di Remo (uno dei fondatori di Roma), Siena ha origini etrusche e romane. È diventata una potente città-stato nel Medioevo, rivaleggiando con Firenze. Il suo periodo di massimo splendore è stato tra il XIII e il XIV secolo, quando fu un importante centro economico e culturale.

- Piazza del Campo: Il cuore pulsante della città, circondata da edifici storici come il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia, alta 88 metri, da cui si gode una vista spettacolare.
- Duomo di Siena: Una delle cattedrali più belle d’Italia, dedicata a Santa Maria Assunta. È un capolavoro gotico con una facciata straordinaria, interni decorati con marmi e il celebre pavimento a mosaico.
- Cultura e tradizioni: Siena è divisa in 17 contrade, quartieri storici che competono nel Palio. Ogni contrada ha il proprio stemma, colori e una forte identità comunitaria.
- Gastronomia: La cucina senese offre specialità come i “pici” (pasta fatta a mano), la “ribollita” (zuppa di verdure), e dolci tradizionali come il “panforte” e i “ricciarelli”.

Il Palio di Siena è uno degli eventi più celebri e affascinanti d’Italia, una tradizione che affonda le sue radici nel Medioevo e che ancora oggi incarna l’anima della città. Si tratta di una corsa di cavalli disputata nella Piazza del Campo, organizzata dalle 17 contrade di Siena, e si tiene due volte l’anno: il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, e il 16 agosto, dedicato alla Madonna Assunta. In casi eccezionali, come celebrazioni nazionali, può essere indetto un “Palio straordinario”.

Storia del palio
Il Palio ha origini antiche, probabilmente legate a gare equestri medievali organizzate per celebrare eventi religiosi o civili. La forma attuale risale al XVII secolo, quando fu deciso di correre nella Piazza del Campo con cavalli montati “a pelo” (senza sella). È molto più di una semplice competizione sportiva: è un rito che rappresenta l’identità, la rivalità e l’orgoglio delle contrade.
Come si svolge
- Le contrade: Delle 17 contrade storiche di Siena (Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone), solo 10 partecipano a ogni Palio, estratte a sorte. Le altre 7 corrono di diritto nel Palio successivo, con un nuovo sorteggio per completare il gruppo.
- Preparazione: Nei giorni precedenti, si tengono le “prove” (corse di allenamento) e la “tratta”, ovvero l’assegnazione dei cavalli alle contrade tramite sorteggio. I cavalli sono fondamentali: anche se un fantino cade, il cavallo può vincere da solo (il cosiddetto “cavallo scosso”).
- La corsa: La gara consiste in tre giri della Piazza del Campo, su una pista di tufo stesa per l’occasione. Dura circa 90 secondi ed è incredibilmente intensa, con curve strette (come quella di San Martino) che spesso causano cadute spettacolari. Non ci sono regole ferree: i fantini possono spingersi o ostacolarsi, purché non afferrino le briglie altrui.
- La vittoria: La contrada vincitrice riceve il “drappellone” (o “cencio”), uno stendardo dipinto da un artista, e celebra con feste che possono durare giorni o settimane.

Tradizioni e rivalità
Il Palio è un evento visceralmente legato alla vita delle contrade. Ogni contrada ha un proprio territorio, una chiesa, un museo e una comunità che vive il Palio tutto l’anno. Le rivalità storiche (come quella tra Oca e Torre o tra Chiocciola e Tartuca) rendono la competizione ancora più accesa. I preparativi includono benedizioni dei cavalli nelle chiese delle contrade e cortei storici con costumi medievali.

Curiosità
- Il fantino non è necessariamente un “eroe”: spesso è un professionista ingaggiato, e la vera lealtà è verso il cavallo e la contrada.
- La strategia è tutto: alleanze (“partiti”) e tradimenti tra contrade sono parte del gioco, e spesso il Palio si vince più con l’astuzia che con la velocità.
- È un evento caotico e imprevedibile: incidenti, ritardi e proteste sono comuni, ma questo fa parte del suo fascino.