Lago Santo Modenese

Il Lago Santo Modenese è uno dei laghi più belli e affascinanti dell’Appennino Tosco-Emiliano, situato a 1.501 metri sopra il livello del mare nel comune di Pievepelago, in provincia di Modena. È il lago naturale più grande dell’Appennino Modenese e il secondo dell’intero Appennino settentrionale, superato di poco dal Lago Santo Parmense.

Origine: Il lago ha un’origine mista, sia glaciale che di frana. Si trova in una conca scavata da antichi ghiacciai, con una terrazza pensile (la Borra dei Porci) che testimonia movimenti franosi.
Affluenti ed emissari: È alimentato da tre immissari (provenienti dalla Boccaia, dalla Serra e dalla Borra dei Porci) e ha un unico emissario a sud, vicino al Rifugio Vittoria.
Ambiente: È immerso nel Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese, circondato da boschi di faggi e dominato dal Monte Giovo, che si specchia nelle sue acque.

Lago Santo Modenese

Come raggiungere il lago Santo

Il Lago Santo è facilmente accessibile:
In auto: Da Pievepelago, si segue la strada per Tagliole e poi le indicazioni per il lago (circa 10 km). C’è anche una strada alternativa dall’Abetone, passando per Dogana Nuova e la Valle delle Tagliole. Un parcheggio si trova a pochi minuti a piedi dal lago, in località “Pian de Remi”.
A piedi: Numerosi sentieri partono da Pievepelago o dalle zone limitrofe, rendendolo una meta popolare per escursionisti.

Lago Santo Modenese

Cosa fare
Trekking: Dal lago partono sentieri per tutti i livelli. Tra i più noti: Il sentiero verso il Lago Baccio, un altro lago glaciale dalla forma ovale, raggiungibile in circa 30-40 minuti. Escursioni verso il Monte Giovo o il Monte Rondinaio, per i più esperti. Passeggiate rilassanti lungo il perimetro del lago (circa 1,3 km).
Natura: In estate, si possono raccogliere mirtilli e funghi nei boschi circostanti. In inverno, il lago ghiaccia, creando un paesaggio incantato, anche se pattinare sul ghiaccio è sconsigliato per sicurezza.
Relax: Sulle sponde ci sono aree per picnic e due rifugi, il Rifugio Vittoria e il Rifugio Giovo, perfetti per mangiare piatti tipici (come polenta con funghi o cinghiale) o pernottare.

Leggende
Il nome “Santo” deriva da storie popolari: Una narra di due giovani amanti che, fuggendo dalle famiglie, annegarono nel lago ghiacciato, santificando le acque.
Un’altra parla di un cacciatore ossessionato da un lupo, annegato nel lago, le cui acque furono poi benedette.

Lago Santo Modenese

Curiosità
Il lago è parte del territorio modenese dal 1847, quando passò dal Granducato di Toscana al Ducato di Modena in seguito al Trattato di Firenze.
In estate, le sue acque ospitano il millefoglio d’acqua, una pianta che si sta espandendo, forse per i cambiamenti climatici.
È una meta ideale per chi ama la natura, la tranquillità e le escursioni, con un fascino che cambia in ogni stagione.

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